venerdì 25 gennaio 2013

Il mio vicino Totoro

Titolo originale: Tonari no Totoro
Regia: Hayao Miyazaki
Durata: 86 minuti

Trama: La storia è ambientata nell'hinterland della Tokyo degli anni cinquanta. Le sorelline Satsuki e Mei si stanno trasferendo col padre a Tokorozawa, un piccolo villaggio di campagna. Il trasferimento serve per andare a vivere più vicini alla loro mamma che è ricoverata in ospedale. Inizia così il loro viaggio alla scoperta di un mondo nuovo, ma soprattutto alla scoperta della natura.
Il loro primo incontro è coi "nerini del buio" o "corrifuliggine" (makkurokurosuke o susuwatari in originale), spiritelli della fuliggine che occupano le vecchie case abbandonate e che solo i bambini possono vedere (gli stessi spiritelli poi ripresi ne La città incantata).
In seguito Mei, esplorando la sua nuova casa e seguendo delle tracce di ghiande, s'imbatte in due spiritelli, uno piccolissimo dal pelo bianco e uno più grande e azzurro: seguendoli fin dentro il grande albero di canfora che domina sulla zona, incontra Totoro, uno spirito buono dall'aspetto un po' pittoresco: un incrocio tra una talpa, un orso e un procione. È un personaggio che Mei ha già visto in un libro di fiabe, un troll, in giapponese tororu, ma la bambina avendo solo quattro anni ne storpia il nome in totoro.
All'inizio suo padre e sua sorella sono increduli, ma quando non riescono a ritrovarlo non si stupiscono: il padre spiega che è il custode della foresta, e vederlo è un privilegio che non può essere concesso sempre e a tutti.
Curiosità: Quando Miyazaki concepì per la prima volta Il mio vicino Totoro, la protagonista era unica ed era una bambina di 6 anni. Prima di avviare la produzione però, decise di dividerla in due sorelle, una più grande e una più piccola di quella che aveva in mente. Ecco come sono nate Satsuki e Mei. La loro origine comune è visibile nel nome: "Mei" è la versione giapponese della parola inglese per maggio (May); "Satsuki" è un termine in giapponese arcaico per il quinto mese dell’anno, maggio appunto.
Il film è in parte autobiografico. Quando Miyazaki e i suoi fratelli erano piccoli, la loro madre ha sofferto di tubercolosi spinale per nove anni, trascorrendo molto del suo tempo in ospedale. Di conseguenza nel film, anche se non viene mai rivelato, la madre di Satsuki e Mei soffre anch'essa di tubercolosi. Miyazaki una volta disse che per lui sarebbe stato troppo doloroso se i due protagonisti fossero stati bambini anziché bambine.
Critica: La rivista Empire ha collocato il film al 41º posto nella sua personale lista dei "100 migliori film del cinema mondiale". Mentre Totoro, il simpatico animale protagonista del lungometraggio, si è piazzato al 24º posto nella lista IGN dei "25 migliori personaggi degli anime". L'animale è risultato così gradito anche a Hayao Miyazaki e a Isao Takahata, che hanno deciso di farlo diventare il marchio dello Studio Ghibli.

Impatto culturale: Il mio vicino Totoro ha contribuito a portare l'animazione giapponese all'attenzione mondiale e ad avviare il suo regista, Hayao Miyazaki, al successo. Il personaggio principale del film, Totoro, è famoso tra i bambini giapponesi come Winnie-the-Pooh lo è per quelli inglesi. The Independent valuta Totoro come uno dei migliori personaggi del cinema di animazione, descrivendo la creatura, «allo stesso tempo innocente e maestosa, Re Totoro cattura l’innocenza e la magia dell’infanzia meglio di qualsiasi altra creazione magica di Miyazaki». Il Financial Times ha riconosciuto il fascino del personaggio, commentando: «Totoro è amato più genuinamente di quanto Mickey Mouse possa sperare di esserlo nelle sue più fervide […] fantasie».
La rivista ambientalista Ambio ha descritto l'influenza di Il mio vicino Totoro come «una forza potente per concentrare i sentimenti positivi che i Giapponesi hanno nei confronti delle satoyama e della vita tradizionale di campagna», tanto che il personaggio di Totoro è stato usato come mascotte dal comitato "Totoro Hometown Fund Campaign" per preservare aree di satoyama nella prefettura di Saitama. Il fondo, avviato nel 1990 dopo il rilascio del film, ha tenuto un'asta nell'agosto 2008 presso i Pixar Animation Studios, dove ha venduto più di 200 tra disegni originali, illustrazioni e sculture ispirate da Il mio vicino Totoro.
Un asteroide della fascia principale è stato chiamato 10160 Totoro in onore del presonaggio centrale del film.
Riconoscimenti:

1989 - Mainichi Film Concours
Miglior film ad Hayao Miyazaki
Noburo Ofuji Award ad Hayao Miyazaki

1989 - Blue Ribbon Awards
Special Award ad Hayao Miyazaki

1989 - Kinema Junpo Awards
Miglior film ad Hayao Miyazaki
Readers' Choice Award Miglior film giapponese ad Hayao Miyazaki

1995 - Saturn Award
Nomination Best Genre Video Release

 

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