mercoledì 22 agosto 2012

Queste oscure materie


La trilogia Queste oscure materie (His Dark Materials) è stata scritta da Philip Pullman ed è composta da tre volumi: La bussola d'oro, La lama sottile, Il cannocchiale d'ambra. Sono tre romanzi del genere fantasy che costituiscono un'unica vicenda narrativa.

La bussola d’oro:  Nel primo libro, il lettore conosce la protagonista della vicenda, Lyra Belacqua, una ragazzina di 11 anni, cresciuta presso il Jordan College di Oxford, in Inghilterra. È ben presto chiaro al lettore, grazie anche alla precisazione dell’autore nella presentazione, che la Oxford di Lyra non è esattamente come quella che noi conosciamo.
Il daimon di Lyra si chiama Pantalaimon (in greco "Il misericordioso"). Lyra è una ragazzina vivace e sveglia, che passa il suo tempo a scorrazzare per la città, soprattutto insieme al suo amico Roger Parslow, che dà un aiuto nella cucina del college, e a giocare e litigare con i bambini gyziani, insieme di tribù nomadi che abitano in imbarcazioni e si spostano essenzialmente sull'acqua. Ma la sua vita spensierata cambia quando un giorno sente una discussione tra i professori del Jordan e Lord Asriel, suo zio, riguardo a una misteriosa entità, nota come Polvere (Dust), nel corso della quale lo zio riesce a farsi finanziare dal College una spedizione scientifica nella regione artica, malgrado un tentativo di assassinio e l'opposizione aperta da parte del Magisterium, potente organizzazione sostanzialmente egemone nel mondo di Lyra. Lyra è d'altronde una bambina speciale, poiché esiste una profezia delle streghe che la vede protagonista e che coinvolgerà il destino di tutta l’umanità.
Nel frattempo, i bambini, soprattutto ma non solo gyziani, iniziano a scomparire, ad Oxford e altrove, rapiti dagli Ingoiatori, che catturano e portano via anche Roger. Nello stesso tempo, Lyra conosce l'affascinante Mrs. Coulter, che la prende sotto le sue cure e la impiega come sua assistente personale, perché la aiuti in una spedizione nell'Artico. La mattina in cui deve lasciare il Jordan College, il rettore dona a Lyra un misterioso oggetto, l'aletiometro, appunto la "bussola d'oro" che dà il titolo al libro e che guiderà da questo momento in poi le azioni di Lyra.
Vivendo con la signora Coulter, Lyra scopre che la donna ha un ruolo cruciale nell'Intendenza Generale per l'Oblazione, una iniziativa gestita dal Magisterium dietro la quale si nascondono proprio gli Ingoiatori. I bambini rubati sono portati a Bolvangar, vicino all’Artico, per essere sottoposti a terribili esperimenti, nei quali sono separati dal loro daimon, attraverso un processo detto intercisione. Lyra scopre inoltre che Lord Asriel è stato catturato nella regione artica di Svalbard da banditi samoiedi al soldo del Magisterium, ma alla fine è riuscito a corrompere i suoi carcerieri onde ottenere di poter proseguire per proprio conto esperimenti sulla Polvere, onde il Magisterium intende ricorrere ad un nuovo tentativo di assassinio. Terrificata dalle sue scoperte, Lyra scappa da casa di Mrs. Coulter e viene soccorsa dai Gyziani, con i quali raggiunge la Eastern Anglia.
Con i Gyziani pian piano impara a usare l’aletiometro; raggiunge nel viaggio alla ricerca dei bambini rapiti il nord, dove si allea con un Panserbjørne, un orso corazzato di nome Iorek Byrnison, cui riesce grazie all'aletiometro a far recuperare il trono da cui era stato defraudato prima consentendogli di recuperare l'armatura e poi inducendo l'usurpatore ad un duello; e raggiunge infine Bolvangar, dove scopre che la signora Coulter e lord Asriel sono i suoi genitori, e infine riesce a salvare Roger, grazie all’aiuto dei Gyziani e di vari altri personaggi: la regina di una tribù di streghe, Serafina Pekkala, l’orso corazzato, il texano Lee Scoresby, pilota di dirigibile, che si scontrano alla fine tutti insieme in un'epica battaglia contro il reggimento di Tartari posto dal Magisterium a difesa di Bolvangar.
Sebbene i bambini di Bolvangar vengano salvati, l'avventura di Lyra è tutt'altro che finita. Il suo viaggio verso nord continua; Lyra raggiunge infatti suo padre, il quale nel frattempo ha scoperto che la Polvere ha un ruolo importante per consentire il passaggio da un mondo all'altro. Asriel ha costruito un ponte per raggiungere un altro mondo, ma per attraversarlo ha bisogno di un’enorme quantità di energia. Tale energia può essere ottenuta solo tramite una intercisione. Perciò, incapace di sacrificare sua figlia, Asriel fa del povero Roger la sua vittima, e va nel nuovo mondo. Il primo libro finisce così, lasciando il lettore decisamente in sospeso rispetto all'ulteriore dipanarsi della narrazione che ha luogo nel secondo e nel terzo romanzo della trilogia.

La lama sottile: Nel secondo libro della trilogia, La lama sottile conosciamo Will Parry, un ragazzino della Oxford contemporanea. Will ha solo 12 anni, ma ha già le responsabilità di un adulto, poiché deve prendersi cura della madre, instabile di mente in seguito alla scomparsa del marito, John Parry, sparito durante una spedizione nel Nord. Per proteggere la madre, però, Will accidentalmente uccide un uomo, introdottosi in casa per rubare alcune lettere di suo padre. Will fa una strabiliante scoperta, mentre cammina per la sua città: una finestra nell’aria, quasi invisibile all’occhio, che si apre su un mondo totalmente differente dal suo. Will va oltre la finestra e si ritrova a Cittagazze, dove incontra Lyra Belacqua e Pantalaimon, che sono finiti in quello stesso mondo da un altro mondo ancora, attraverso il ponte costruito da Lord Asriel mentre investigavano sulla Polvere.
Cittagazze è un luogo strano e deserto. Gli abitanti sono fuggiti, perché la città è infestata dagli Spettri, esseri invisibili che si nutrono della consapevolezza, la coscienza di sé degli adulti, lasciandoli simili a zombi, vuoti e spenti. I bambini sono immuni agli Spettri, perché non hanno ancora sviluppato del tutto la consapevolezza. I due ragazzi tornano nella Oxford di Will, sperando di trovare qui le risposte ai loro interrogativi. Will indaga sulla spedizione a cui ha partecipato il padre e scopre che includeva una ricerca sulle particelle atmosferiche, mentre Lyra, alla ricerca di uno studioso che le possa spiegare qualcosa in più sulla Polvere, incontra Mary Malone, una scienziata che ha scoperto l'esistenza delle Ombre (Shadows), la stessa identica misteriosa entità conosciuta da Lyra come Polvere. Ma ciò che Lyra non sa è che Mary ha scoperto che tale entità è conscia di sé, è consapevole di esistere. È la consapevolezza della Polvere che fa funzionare l'aletiometro ed è sempre la Polvere a circondare il pensiero umano e la materia.
L'obiettivo di Mary Malone è quello di trovare un modo per comunicare con queste particelle di Polvere. E dopo aver conosciuto Lyra, e grazie a lei, Mary riesce effettivamente a mettersi in contatto con le Ombre, cioè la Polvere, attraverso un dispositivo tecnologico da lei costruito. Parlando con le Ombre, scopre il ruolo che dovrà giocare nella profezia che coinvolge Lyra: dovrà "fare la parte del serpente", ovvero tentare la ragazzina. Ma, come Lyra è inconsapevole della profezia, così Mary non sa esattamente cosa dovrà fare. Will, a Cittagazze, viene in possesso di un importante oggetto, la lama sottile del titolo, un coltello speciale che può tagliare qualsiasi superficie e può aprire finestre tra i mondi. Per entrarne in possesso, Will deve superare una lotta contro Tulio, un ragazzo che se ne è impossessato, ma che non ne è il legittimo portatore. In questa lotta perde due dita, il che significa che è il nuovo portatore. In seguito Will scoprirà che suo padre non è morto ma è diventato uno sciamano; si fa chiamare Stanislaus Grumman e non è più tornato a casa perché, dopo aver scoperto l'esistenza di altri mondi, ed essere passato in uno di essi, non è più riuscito a tornare indietro. Dopo aver ritrovato suo padre, ucciso subito dopo il loro incontro da una strega innamorata di lui, Will torna da Lyra, ma non la trova e capisce che è stata rapita da qualcuno.

Il cannocchiale d’ambra:  Il terzo e ultimo volume della trilogia porta la vicenda alla conclusione. Oltre a molti personaggi già presenti nei primi due libri, Il cannocchiale d’ambra ne introduce molti nuovi, come i mulefa, misteriose creature capaci di vedere la Polvere; i Gallivespiani, spie al servizio di Lord Asriel; Baruch e Balthamos, gli angeli guida di Will Parry; Metatron, l’angelo fiero e potente che ha preso il comando del Cielo al posto del Signore.
Il lettore ritrova la protagonista Lyra Belacqua con la madre, Marisa Coulter, che la tiene addormentata in una grotta, per proteggerla dal Magisterium, che, conoscendo il ruolo cruciale della ragazzina per il destino dell’umanità, ingaggia Padre Gomez perché la trovi e la uccida. Mary Malone, la scienziata, segue intanto l’ordine datole dalle Ombre, che è quello di lasciare il suo mondo; attraverso una finestra, quindi, anche Mary inizia a viaggiare per i vari mondi, e conosce i mulefa. Mary resta con loro e costruisce quindi il cannocchiale d’ambra del titolo, uno strumento con cui è possibile osservare le particelle di Polvere.
Dal canto suo, Lord Asriel manda due spie alla ricerca di Lyra; sono il Cavalier Tialys e Lady Salmakia, due piccoli Gallivespiani, ovvero esseri umani in miniatura, che cavalcano due libellule come fossero destrieri e che sono dotati di speroni che possono espellere un veleno mortale. All’inizio sembrano nemici agli occhi di Will Parry, che con l’orso Iorek Byrnison sta cercando Lyra. In seguito, però, si rivelano amici. Finalmente trovano Lyra e la liberano dall’incantesimo che la teneva addormentata e da Mrs. Coulter, che viene condotta da Lord Asriel. Dopo il suo risveglio Lyra, che ha parlato in sogno con il suo vecchio amico Roger, decide di andare nel mondo dei morti, per rivedere il suo vecchio amico. Con Will e le spie, ma senza Pantalaimon, intraprende quindi questo pericoloso viaggio. Il daimon non può infatti restare con lei: con immenso dolore si dovrà separare da lei, ritrovandola poi molto più tardi, assumendo poi la sua forma definitiva, una martora. Lo stesso deve fare Will col suo daimon interiore che poi assumerà forma di un gatto. Nell'aldilà i due ragazzini incontrano, oltre a Roger, il padre di Will, e liberano tutti i morti dall’oltretomba aprendo un portale verso il mondo dei mulefa in modo che le anime dei defunti possano finalmente abbandonare l'aldilà per scomparire nell’atmosfera, svanendo per sempre, ma mescolandosi a ogni cosa, finalmente liberi: alcune di esse decidono però di seguire Will e Lyra per proteggerli.
Lord Asriel, intanto, intraprende la battaglia a cui si sta preparando da molto tempo: la ribellione contro Metatron, che ha preso il comando del regno dei cieli, al posto di un Dio stanco e fragile. Questa grandiosa battaglia, con cui Asriel vuole eliminare la Magisterium, si conclude con la fine del regno di Metatron, ingannato dalla spregiudicata Mrs. Coulter, che si ricongiunge a Lord Asriel, in nome dell’amore per la loro figlia. Metatron viene ucciso, ma anche i due amanti in battaglia perdono la vita insieme. Arriva infine il momento in cui la profezia su Lyra deve esplicarsi. Lyra e Will ritrovano Mary Malone che, ignara di ciò che il suo gesto comporterà, racconta a Lyra e Will la sua storia: era una suora che, innamoratasi di un uomo, ha deciso di abbandonare la religione. È la verità di questa semplice storia che fa aprire gli occhi a Lyra e le fa comprendere il suo amore per Will, ovviamente corrisposto. Padre Gomez non riesce a evitare tutto questo, uccidendo Lyra come gli è stato ordinato, perché viene a sua volta ucciso da Balthamos.
Ma il destino dei due ragazzi non può essere la felicità. Non potranno mai vivere nello stesso mondo, perché i daimon non possono stare troppo a lungo in un mondo che non è il loro. I due ragazzi vengono a sapere che, ogni volta che una finestra viene aperta, moltissima Polvere va dispersa e viene creato uno spettro. Tutte le finestre aperte nei vari mondi andranno quindi chiuse, eccetto, decidono, quella del mondo dei morti. In cambio di questa apertura promettono di impegnarsi durante la loro vita a insegnare e a far migliorare le persone, processo che crea consapevolezza e quindi polvere: Will dovrà infine distruggere il coltello. Perciò per Lyra e Will non sarà possibile rivedersi mai più. I due, che hanno appena scoperto i loro sentimenti, sono destinati a separarsi per sempre, e si lasciano con un bacio. Will torna a Oxford con Mary Malone, che promette di aiutarlo a curare sua madre e di aiutarlo. Lyra torna al Jordan College: incontrerà la preside di un college femminile, che le insegnerà a leggere l'aletiometro, facoltà che ha perso alla fine delle sue avventure.

Strumenti: In ognuno dei romanzi della trilogia appaiono alcuni strumenti che risultano centrali nella narrazione, e che danno il titolo al volume: nell'ordine, essi sono la Bussola d'oro, più precisamente Aletiometro, la Lama sottile e il Cannocchiale d'ambra.
Aletiometro

L'aletiometro è uno strumento d'oro che sembra una bussola e che, come dice il nome, dice sempre la verità (dal greco Alétheia: Verità). Indicando con degli aghi tre dei numerosi simboli al bordo del quadrante, ognuno corrispondente ad una lunghissima serie di significati, è possibile comporre le domande e ricevere risposte tramite un quarto ago. Si possono decifrare tutti i simboli attraverso l'apposito libro dei significati, ma Lyra è speciale, e lo sa leggere senza bisogno di avere il libro, capendo come per magia il significato dei simboli quando l'ago li indica. Al mondo ne esistono solo sei e funzionano con la Polvere (Dust). Lyra possiede uno di quelli, che le è stato donato dal Maestro del Jordan College prima di partire da Oxford
Lama sottile

La lama sottile è un coltello magico che permette di aprire portali, o finestre, che da un universo conducono in un altro. Inoltre può tagliare qualsiasi materiale e distruggere qualunque essere, perfino gli angeli o lo stesso Dio. Nell'aprire finestre tra i mondi genera gli spettri. Il coltello si sceglie un umano da cui essere utilizzato, segno per riconoscere il portatore è la perdita dell'anulare e del mignolo della mano sinistra. Will riceve il coltello da Giacomo Paradisi, il precedente portatore, che lo riconosce come suo successore proprio per questa menomazione. È chiamata anche Esahettr, cioè "distruttore di Dio".
Cannocchiale d'ambra

Il cannocchiale d'ambra è uno strumento costruito da Mary Malone nel terzo libro della trilogia. È composto da due lastre di una specie di ambra bagnate di uno speciale olio e tenute alla distanza di un palmo l'una dall'altra. Attraverso questo speciale cannocchiale si può vedere la Polvere come pulviscolo luminoso.


La trilogia trae il suo titolo da un verso del Paradiso perduto di John Milton. Il brano posto all'inizio de La bussola d'oro recita infatti:

« In questo abisso selvaggio,
Il grembo della natura e forse la sua tomba,
Né di mare, né terra, né aria, né fuoco,
Ma tutti questi al concepimento mischiati
Confusamente, e quindi sempre in conflitto,
Finché il creatore onnipotente ordini loro
Da queste oscure materie di creare altri mondi,
In questo abisso selvaggio il cauto demonio
Sta ai margini dell'inferno e intanto osserva,
Ponderando la sua traversata... »


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