venerdì 6 aprile 2012

Muore la “spada” di Dart Fener

A 89 anni è morto il coreografo dei combattimenti Bob Anderson. Il suo nome ai più non dice molto, eppure è stato lui il maestro di spade che ha coordinato e in alcuni casi anche combattuto alcuni tra i duelli più famosi della storia del cinema.
In particolare, Anderson è stato Dart Fener in due dei tre episodi della prima trilogia di Guerre Stellari, L'impero colpisce ancora e Il Ritorno dello Jedi.
Sotto il costume e l'elmetto nero, ufficialmente c'era David Prowse, ex sollevatore di pesi , ottimo per quanto riguardava stazza e movenze, ma un disastro con la spada laser in mano, al punto che Anderson ha fatto prima a fare i duelli lui stesso piuttosto che insegnarli a Prowse. Inoltre, non essendo Prowse un attore professionista, George Lucas, il regista, pretese anche che fosse doppiato. La voce di Darth Fener, nell'originale, è di James Earl Jones, mentre in italiano i suoi doppiatori sono stati Massimo Foschi (anche doppiatore di Orson Welles) e Marcello Tusco (doppiatore di Robert Mitchum, Rock Hudson, Henry Fonda).
In teoria, gli stunt di Anderson al posto di Prowse con la spada sarebbero dovuti rimanere segreti. E' stato Mark Hamill (o Luke Skywalker) a rivelare al mondo il ruolo di Bob Anderson: "George Lucas avrebbe voluto mantenere il segreto, ma io non pensavo fosse più giusto farlo, Bob ha lavorato duro per quelle scene e merita un degno riconoscimento".
Prima di passare al cinema, Bob Anderson era stato allenatore del team olimpico britannico di spada fino alla fine degli anni Settanta. Ha insegnato a usare l'arma a generazioni di attori, da Errol Flynn ad Antonio Banderas. Sono sue anche le coreografie dei duelli della saga del Signore degli Anelli, per le quale aveva inventato uno stile di combattimento per ciascuna delle stirpi.
"Non ho mai preso la spada, è stata la spada a prendersi me" ha raccontato Anderson nel bel documentario che Daniel McNicoll gli ha dedicato nel 2009, Reclaiming the Blade.


DUELLI CHE NON SI DIMENTICANO!




Nessun commento:

Posta un commento