martedì 27 novembre 2012

Comics & Co - Spider-Man


L'Uomo Ragno (Spider-Man), il cui vero nome è Peter Parker, è un personaggio dei fumetti, creato da Stan Lee (testi) e Steve Ditko (disegni) nel 1962, pubblicato dalla Marvel Comics.
La sua prima apparizione avviene in Amazing Fantasy (prima serie) n. 15.
Dal 1970 è pubblicato anche in Italia. In seguito, è apparso in molte testate, tra cui Amazing Spider-Man, Sensational Spider-Man, Spectacular Spider-Man e molti altri.
La rivista Wizard Magazine lo ha classificato terzo nella Top 200 Comic Book Characters of All Time, cioè la classifica dei 200 migliori personaggi dei fumetti della storia, dopo Batman e Superman.

Introduzione: Proposto nel 1962 sulle pagine dell'ultimo numero di Amazing Fantasy (il 15), maltrattato dai compagni per la sua bravura e per la sua passione per lo studio e coccolato dagli zii, che lo avevano preso in custodia dai genitori, morti in un incidente aereo.
Il nuovo fumetto, così, si presentava subito come un prodotto nato e destinato principalmente agli adolescenti, che stavano diventando sempre più i principali fruitori del medium fumetto.
Lee cercava di cavalcare il successo della DC Comics, che con il rilancio di Flash del 1954 aveva dato avvio alla rinascita dei fumetti di supereroi conosciuta come Silver Age.
In questa nuova, argentea stagione del genere supereroico, uno dei personaggi di maggior successo e presa sul pubblico, come detto, fu l'Uomo Ragno, che affronta minacce imponenti pur conservando la sua vera dimensione di "amichevole Uomo Ragno di quartiere", con i suoi problemi quotidiani (la malattia della zia, i compiti, gli amoreggiamenti), fatto che lo rese così simpatico al pubblico, semplificando l'identificazione con Peter nonostante i suoi superpoteri sovrumani.
A tutto questo si aggiunge che spesso si trovava a dover combattere con i suoi avversari anche in condizioni di menomazione (un braccio slogato, un raffreddore o anche la febbre), o ad affrontare minacce mistiche in compagnia del Dottor Strange o nemici cosmici con i Fantastici Quattro: in nessuna di queste situazioni, però, ha mai perso le sue peculiari caratteristiche di semplicità e spontaneità.
La versione ufficiale della nascita del personaggio è abbastanza semplice e a tratti banale. Mentre Stan Lee, nel suo studio, pensava ad un nuovo personaggio da proporre a Goodman, vide un insetto arrampicarsi sulla parete. Ciò riportò la memoria alla sua giovinezza, quando tra i vari eroi pulp degli anni trenta e quaranta, veniva pubblicato The Spider, Master of Men, il suo eroe preferito.
Espose, allora, l'idea a Goodman, aggiungendo i problemi tipici di Peter sopra citati, e con il placet dell'editore della Marvel, il personaggio venne affidato alle capaci mani di Jack Kirby, che ne disegnò il costume.
Il problema, però, era che l'Uomo Ragno kirbyano era troppo muscoloso e mal si adattava all'idea di Lee di un personaggio esile e delicato, che veniva a trovarsi improvvisamente nel mondo violento dei supereroi. Il primo episodio venne quindi assegnato a Ditko, dal tratto più essenziale e spigoloso, sulla falsariga di Chester Gould e Dick Sprang. Nell'agosto del 1962 faceva il suo esordio il primo vero eroe adolescente del mondo dei fumetti (in precedenza gli altri erano dei semplici assistenti di eroi adulti). Il suo successo di pubblico fu tale che, la sua seconda avventura venne pubblicata su una rivista a lui direttamente dedicata: Amazing Spider-Man.

Silver Spider: In realtà la nascita dell'Uomo Ragno è ben più complessa ed intricata di quanto non sia stato fin qui raccontato. Anche grazie alla paziente opera di ricostruzione storica portata avanti dal filologo e traduttore di fumetti Giuseppe Guidi, in questa sezione si tenterà di dare al lettore un'idea di come nacque uno dei personaggi di maggior successo nella storia del fumetto.
Nel 1962 Stan Lee contattò il suo collaboratore più stretto e prezioso, Jack Kirby, per sapere se avesse tra le mani un qualche nuovo personaggio mai utilizzato. Kirby, allora, propose la sua versione di Spiderman, personaggio ideato nel 1953 da Jack Oleck e Charles Clarence Beck per la Harvey Comics, allora supervisionata da Joe Simon, vecchio collaboratore di Kirby. A causa del proliferare di -man (Superman, Batman, ...), Simon decise di cambiare nome al personaggio, che ben presto divenne Silver Spider: così cambiato venne proposto a Sid Jacobson, il quale propose alcuni cambiamenti, come l'agilità ragnesca e la possibilità di volteggiare tra i palazzi tramite una ragnatela. Nonostante queste modifiche, che successivamente sarebbero confluite nell'Uomo Ragno, il personaggio non venne mai pubblicato e per riparlarne si dovette attendere il 1959 quando lo stesso Simon, questa volta per la Archie Comics, propose a Kirby The Fly, un adattamento del concetto base di Silver Spider.
In sintesi il personaggio, un adolescente di nome Tommy Troy, orfano, era in grado, grazie al possesso di un anello magico, di diventare un supereroe adulto dotato di mistici e fantastici poteri. Mentre, però, nel caso di Silver Spider si limitavano ad una super-forza ed alla possibilità di spiccare grandi salti (un po' come il Superman delle origini, o come il Capitan Marvel della Fawcett, con cui il personaggio ha un enorme debito di ispirazione), Fly aggiungeva anche l'agilità ragnesca, la possibilità di arrampicarsi sui muri ed un sesto senso in grado di avvisarlo dei pericoli. Kirby, che per questo personaggio aveva già realizzato cinque tavole di prova, decise allora di riproporre quel vecchio tentativo, apportando alcune aggiunte, come il lanciaragnatele, mutuato da una pistola simile in dotazione di Spider Spry, nemico di Fly, riportato per l'occasione al suo nome originale: Spiderman.
Come lo stesso Ditko ebbe modo di rivelare in un articolo del 1990, queste prime cinque tavole (per certo presenti negli archivi Marvel fino alla fine degli anni settanta) rappresentavano il tipico eroe kirbyano, superbo e maestoso, con un disegno astratto sul petto, simile a quello di Ant-Man. La storia, che si apriva con Spiderman in costume (sostanzialmente il costume attuale, ma con in più un cinturone porta-oggetti e con in meno la parte inferiore della maschera, che così richiamava all'altro vecchio personaggio kirbyano, Capitan America), raccontava di un adolescente, ancora una volta orfano, che viveva insieme alla zia, una simpatica e gentile signora, e allo zio, un burbero capitano di polizia in pensione, ricalcato sul modello del generale Thunderbolt Ross delle storie di Hulk. La piccola famigliola abitava accanto ad uno scienziato, la cui casa, misteriosa ed oscura, era la meta del ragazzo alla fine delle 5 paginette.
Il personaggio così concepito venne approvato da Lee, anche se sostituì la coppia di zii proposta da Kirby con una che aveva fatto il suo esordio alcuni mesi prima sulle pagine di Strange Tales: zia May e zio Ben. Finalmente l'ultimo passaggio creativo, l'effettiva realizzazione della storia, venne affidato a Ditko, al quale saltò subito agli occhi l'estrema somiglianza tra il personaggio kirbyano e quello di Simon. A questo punto Lee e Kirby rimisero mano alla trama, riconsegnando il tutto a Ditko, che per prima cosa diede al personaggio una maschera completa, «per aggiungere mistero al personaggio e permettere al lettore di immaginare l'espressione preferita della faccia di Peter Parker»; quindi, su consiglio di Eric Stanton, trasformò la pistola spara-ragnatele nella coppia di lanciaragnatele attualmente utilizzata dall'Uomo Ragno; infine ideò il ragnosegnale con il quale l'eroe illumina i criminali, impaurendoli per il suo prossimo arrivo.
L'Uomo Ragno era così pronto all'esordio sulle pagine di Amazing Fantasy, rivista disegnata dallo stesso Ditko sin dal numero 7, diventando il più tipico e genuino prodotto dello spirito collaborativo della Marvel degli anni sessanta, che applicava gli insegnamenti raccolti durante le esperienze nei primi, pionieristici anni degli studi grafici, come l'Eisner-Iger: nessuno aveva un compito veramente specifico e tutti erano indispensabili alla buona riuscita di un nuovo progetto.

Le origini del ragno: Come detto Peter Parker, il protagonista del fumetto di Lee-Ditko, era uno scolaro attento e studioso, ma anche timido ed impacciato. Preso in giro dai compagni, e in particolare dal bullo Flash Thompson e dalla fidanzata Liz Allan, vide la sua vita cambiare il giorno di una visita ad una conferenza scientifica. Durante una dimostrazione sull'energia nucleare e la radioattività, un ragno venne investito dalle radiazioni; fortemente traumatizzato, il ragno cadde sulla mano di Peter, mordendolo prima di morire. Pian piano Peter iniziò ad accorgersi di possedere alcuni fantastici poteri, passatigli dal ragno radioattivo: agilità e forza proporzionali a quelle dell'aracnide, capacità di aderire alle pareti, un "senso di ragno" che lo rendeva capace di percepire anticipatamente eventuali minacce. 
 Per mettere alla prova le sue nuove capacità, Peter si propose di affrontare il wrestler Crusher Hogan, che in quel periodo aveva indetto una sfida nei confronti di chiunque avesse voluto provare a batterlo. Portando una maschera sulla faccia, in modo che nessuno lo potesse riconoscere, Peter riuscì a sconfiggere Crusher Hogan ed a vincere il premio in denaro messo in palio. Notato da un produttore cinematografico Peter venne quindi lanciato nel mondo dello spettacolo con lo pseudonimo di Uomo Ragno, un costume creato da lui ed un fluido di sua invenzione simile ad una ragnatela.
Peter, sfruttando la sua improvvisa popolarità, voleva riuscire a guadagnare abbastanza soldi per poter aiutare economicamente gli zii. Una sera, all'uscita dalla sua ultima esibizione, Peter si rifiutò di fermare un ladro in fuga, asserendo che quello fosse compito della guardia degli studi televisivi. Dopo alcuni giorni, in un tentativo di rapina in casa (poi verrà rivelato che il rapinatore cercava un tesoro nascosto nella casa dei Parker), lo zio Ben venne ucciso: Peter, sconvolto dal dolore, indossò il suo costume da Uomo Ragno e corse subito a catturare il malvivente, che si era asserragliato in un magazzino in disuso. Tutto questo solo per scoprire che l'assassino era proprio il furfante che pochi giorni prima aveva lasciato scappare senza intervenire. Da allora, con in mente le parole dello zio Ben («Da un grande potere derivano grandi responsabilità»), Peter decise di ritirarsi dal mondo dello spettacolo e diventare un paladino della giustizia e della lotta al crimine.

 Storia editoriale:

La saghe di Spider-Man sono veramente tante, e ad elencarle tutte sarei costretto a dividere questo post in due parti, quindi farò un riassunto di quelle che personalmente mi sono piaciute di più.
Prometto però che prossimamente farò un post con quelle che adesso non metto ora.
Il Ragno di Ditko: L'era Ditko, che rappresenta la prima fase creativa del personaggio, dura trentotto numeri, oltre a quello iniziale apparso su Amazing Fantasy e ad alcuni Annual. Se graficamente Ditko si ispira, come detto, a Gould e a Sprang, la sua idea del personaggio è invece molto più vicina a Dick Tracy che non a Batman: Peter, infatti, doveva vivere in un ambiente il più reale possibile, per poterne guidare in maniera coerente e logica il passaggio verso l'età adulta. Così i suoi primi grandi avversari, come il Camaleonte o l'Avvoltoio, erano piuttosto degli abili ingegneri e non fantastici personaggi con poteri pari a quelli di Peter. E dopo la deriva nella fantascienza con il Riparatore, si ritorna alla tecnologia ed alla scienza con Otto Octavius, meglio noto come Dr.Octopus, il più letale nemico del Ragno delle origini. Dotato di quattro braccia meccaniche, è un abile scienziato che, a causa dell'incidente che lo ha fuso con quelle stesse braccia artificiali, ha acuito la sua latente follia (recentemente approfondita da Paul Jenkins sulle pagine di Spectacular Spider-Man), facendolo diventare un supercriminale perfetto per le storie dell'Uomo Ragno. È il protagonista di una delle storie del ragnetto più appassionanti dell'epoca: Il capitolo finale, la cui scena madre è stata citata centinaia di volte in diversi altri fumetti.
Successivamente Ditko e Lee proposero molti altri avversari: dal drammatico Lizard, all'ingenuo Cervello Vivente, dall'elettrico Electro, fino ai gouldiani Duri, guidati da Frederick Foswell, giornalista del Bugle, senza dimenticare l'Uomo Sabbia, ex-galeotto, e Kraven, famoso cacciatore giunto in città con l'unico intento di catturare l'Uomo Ragno. Di questa prima infornata però i due avversari più interessanti, anche per le loro potenzialità future, furono Mysterio, maestro delle illusioni dietro il quale si nascondeva Quentin Beck, esperto hollywoodiano di effetti speciali, e il Goblin, ignoto criminale che, dotato di una scopa volante (poi sostituita da un aliante) e di bombe zucca, cerca fin dal primo approccio di uccidere l'Uomo Ragno, assoldando allo scopo addirittura i Duri.
Nel frattempo, oltre a questi elementi supereroici tipici di ogni prodotto seriale, Ditko sviluppa anche i personaggi di contorno, dando sempre più spazio alla fragile zia May, la cui malattia subisce periodici peggioramenti anche nell'era post-Ditko, al burbero J. Jonah Jameson, direttore del Daily Bugle, quotidiano per il quale Peter lavora come fotografo free-lance vendendo le foto dei suoi combattimenti, e deciso a screditare il nuovo eroe, alla dolce ed insicura Betty Brant, segretaria di Jameson e prima fidanzata di Peter. Senza dimenticarsi anche dei compagni di scuola o dell'esordio della bella Mary Jane, apparsa per la prima volta, col volto coperto, su Amazing Spider-Man n.25 del Giugno 1965: Ditko crea, così, intorno a Peter un mondo coerente ed attendibile, in cui ogni criminale spesso non è mai un volto noto a Peter, ma una persona qualunque: la sua scelta narrativa, però, non è sempre gradita a Lee, sovente accusato di cambiare i suoi soggetti. Questa situazione di tensione, acuita anche dal fatto che Lee figurava come autore delle storie anche del Dottor Strange, personaggio quasi completamente concepito e realizzato da Ditko, venne poi risolta con la nota questione sulla vera identità di Goblin. Secondo Ditko, dietro la maschera si sarebbe nascosto Ned Leeds, rivale in amore di Peter per la conquista del cuore di Betty, destinato successivamente a morire in una drammatica battaglia con l'Uomo Ragno, che avrebbe avuto come conseguenza la morte di Betty stessa investita da un camion, o, vistosi bocciata questa prima proposta, da un ignoto criminale.
Questa querelle, però, era solo la punta dell'iceberg, rappresentato da alcuni problemi di gestione di Goodman con i suoi autori, su tutti Ditko e Kirby, che pretendevano un esplicito riconoscimento del loro apporto creativo e maggiori introiti (soprattutto Kirby) dai successi commerciali ottenuti dai personaggi che ideavano per Goodman stesso. Dopo l'ennesima promessa non mantenuta, Ditko decide di lasciare la testata, facendo alla fine un favore a Goodman che, così, poté chiedere a Lee una nuova direzione al personaggio, molto più solare e leggera della visione, probabilmente molto autobiografica, di Ditko.

La saga delle Sei Braccia: Scritta da Stan Lee e Roy Thomas e disegnata da Gil Kane, la Saga delle Sei Braccia (in inglese The Six Arms Saga) è il ciclo di tre episodi in cui fa la sua prima apparizione Morbius, il vampiro vivente; ma soprattutto è la storia che vede Spider-Man alle prese con la crescita di quattro braccia aggiuntive.
Il racconto ha inizio nell'episodio celebrativo Amazing Spider-Man n.100 e prosegue nei due successivi. Peter Parker ne ha abbastanza di essere l'Uomo Ragno. Decide così di assumere un cocktail di sostanze chimiche che pongano fine ai suoi poteri di ragno. Dopo aver avuto diversi incubi, al risveglio Peter si rende conto di possedere quattro estremità in più. La pozione ha quindi incrementato i suoi poteri ragneschi anziché reprimerli. Spider-Man, ora con sei braccia, chiede aiuto al Dottor Curtis Connors (alias Lizard) e si imbatte nel mostro vampiro Michael Morbius. Lo stress dello scontro trasforma Connors in Lizard, il quale, grazie al morso di Morbius, ottiene la capacità di avere la propria mente lucida mentre è nel corpo di Lizard.
Lizard riesce quindi a sintetizzare un antidoto per l'Uomo Ragno, che così ritorna alla normalità, perdendo le quattro mostruose braccia che lo avevano reso ancor di più un ragno umano.

La morte di Gwen Stacy: La morte di Gwen Stacy, storia scritta da Gerry Conway, John Romita Sr. e Stan Lee e disegnata da Gil Kane e dallo stesso Romita, anticipa di poco quello che poi Alan Moore(sia con Capitan Bretagna sia con Watchmen) e quindi Frank Miller(con Il ritorno del Cavaliere Oscuro) applicarono al fumetto: atmosfere oscure e drammatiche, che calarono i supereroi nella realtà e nella quotidianità, come già era avvenuto per lo Spirit di Eisner.
Gwen Stacy, il primo grande amore di Peter, rimane vittima della vendetta della nemesi del nostro eroe: Goblin. Lo stress cauato dalla tossicodipendenza del figlio Harry fa ricordare a Norman Osborn la sua doppia identità e anche quella di Peter Parker. Rimesso il costume e montato nuovamente sull'aliante, Goblin rapisce Gwen e la porta sul ponte di Brooklyn. Quando l'Uomo Ragno interviene per salvare la ragazza, il folletto verde la butta giù dal ponte. Peter la prende con la sua tela e la tira su, ma tra le sue braccia c'è un corpo ormai privo di vita. Molto probabilmente la tela di Spidey, fermando improvvisamente la caduta della ragazza, ne ha provocato la rottura dell'osso del collo.
Inutile dire che all'epoca la morte della ragazza provocò reazioni molto dure da parte dei lettori, ancora non abituati a leggere eventi così drammatici in un fumetto (alcuni arrivarono a scrivere lettere di minaccia all'autore della storia Gerry Conway, che fu soprannominato Killer Conway).
 La prima saga del clone: Successivamente Spidey si imbatté in un clone della bella Gwen, creazione di un professore di Peter, Miles Warren alias il criminale noto come lo Sciacallo, che innamorato di Gwen, aveva sempre addebitato a Peter, del quale conosceva la doppia identità, la morte della giovane. Inutile dire come l'incontro con il clone di Gwen, riaprì nel nostro beniamino vecchie ferite e sensi di colpa, superati solo grazie alla nuova fiamma, nonché futura moglie Mary Jane.
Peter scoprì che Gwen era in realtà un clone grazie all'aiuto di Ned Leeds, ma quest'ultimo venne rapito dallo Sciacallo, che lo portò in una fabbrica abbandonata, collegandolo ad una bomba. L'Uomo Ragno corse in suo soccorso e qui lo Sciacallo, dopo essersi smascherato e aver rivelato di essere Miles Warren, lo tramortì grazie al veleno contenuto nei suoi artigli. Al suo risveglio, l'Uomo Ragno si trovò davanti una copia identica di sé stesso, con gli stessi poteri e gli stessi ricordi; i due si batterono, convinti entrambi di essere l'originale, con l'intento di sconfiggere l'altro in modo di poter salvare Ned. Mentre assistette al duello, Gwen si ribellò a Warren, accusandolo di essere solo un pazzo geloso; alle parole della giovane, quest'ultimo ebbe un ultimo momento di lucidità, che lo spinse a slegare Leeds prima dello scoppio della bomba, rimanendo, all'apparenza, ucciso sul colpo. Dopo essersi ripreso dall'esplosione, l'Uomo Ragno corse da Gwen e Leeds, mentre il clone parve essere rimasto ucciso dal crollo di una ciminiera senza che venisse esplicitamente affermato chi si fosse salvato fra il clone e l'originale. Il clone di Gwen Stacy, dopo aver visitato la tomba dell'originale, abbandonò New York per iniziare la sua nuova vita. L'Uomo Ragno, nel frattempo, capì di essere lui l'originale, perché se fosse stato un clone avrebbe amato ancora Gwen Stacy, mentre ora era innamorato di Mary Jane: questa nuova convinzione cancellò ogni dubbio dalla mente di Peter, che tornò sul luogo della battaglia per gettare il corpo del suo clone in un altoforno.
È interessante notare come Gwen Stacy, personaggio amatissimo dagli appassionati del Ragno, sia uno dei pochissimi (insieme a zio Ben e pochi altri) a non essere stato "resuscitato" dagli autori della Casa delle Idee, che spesso e volentieri a fronte dei malumori dei fan, hanno fatto rivivere diversi personaggi (a titolo di esempio si indicano la stessa zia May, il grande nemico Goblin, o altri personaggi come Wonder Man, Magneto, Wolverine, Guardian, il Gufo, il Dottor Octopus), trovando a tal fine espedienti più o meno convincenti.
Il clone di Gwen Stacy tornò successivamente nella saga Evolutionary War.

L'eredità di Goblin ed il mistero di Hobgoblin: Dopo la morte di Gwen, nelle storie di Gerry Conway (testi) e Ross Andru (disegni), Peter e Mary Jane iniziarono ad uscire insieme e fare coppia fissa, sino a quando lei non rifiutò la sua proposta di matrimonio, ponendo temporaneamente fine alla loro relazione. Harry Osborn, amico fraterno di Peter e figlio di Norman Osborn, restò accecato dall'odio verso Spider-Man, dopo aver assistito alla apparente morte del padre, impalato dal proprio aliante durante lo scontro con l'Uomo Ragno in cui perse la vita Gwen Stacy. Divenne così il secondo Goblin e, completamente folle, arrivò a rapire Flash Thompson, May Parker e Mary Jane Watson. Harry, una volta rinsavito, cedette, nelle storie di Len Wein (testi) e Ross Andru (disegni), la maschera di Goblin al proprio psichiatra Bart Hamilton, che divenne così il terzo Goblin.
Intanto Peter, ad opera di Marv Wolfman (testi) e Keith Pollard (disegni), si laureò all'università, ebbe nell'episodio speciale di Amazing Spider-Man n.200 un nuovo confronto con il ladro che uccise Zio Ben, venne coinvolto dallo scrittore Roger Stern e dal disegnatore John Romita Jr. (figlio di John Romita Sr.) nel mistero di Hobgoblin (il nuovo Goblin) ed iniziò ad avere una relazione con la Gatta Nera.
Il ritorno in scena di Mary Jane Watson, con la rivelazione, ad opera di Tom DeFalco ai testi e Ron Frenz ai disegni, della conoscenza della identità segreta di Peter da parte di lei, pose fine alla relazione con la Gatta Nera.
Il mistero della vera identità del nemico Hobgoblin venne risolta con la rivelazione di Ned Leeds quale folletto erede di Goblin. Successivamente, nella saga Hobgoblin Vive, venne rivelato da Roger Stern e Ron Frenz che l'originale Hobgoblin era in realtà lo stilista Roderick Kingsley.

Il costume nero: L'Uomo Ragno, insieme con la maggioranza dei personaggi dell'universo Marvel, venne mandato dall'Arcano, un'entità cosmica, ad affrontare una guerra tra gli eroi e i criminali per vedere se fosse più forte il bene o il male. Durante la battaglia, distrutto il suo costume, decise di usare una macchina che usavano gli altri eroi per riparare i costumi. Sbagliando macchina, liberò un alieno simbiota nero che si unì a lui come un costume, simile a quello della seconda Donna Ragno.
 Tornato sulla Terra piano piano si sentì sempre più esausto, il costume lo faceva andare di ronda anche quando dormiva. Chiese aiuto a Reed Richards che gli disse che quel costume era un simbionte che si voleva legare con lui. Dopo un duello di volontà tra Peter e il costume, l'eroe riuscì ad andare in una chiesa dove grazie alle onde sonore delle campane riuscì a separarsene.
Il simbionte trovò un nuovo ospite nel giornalista Eddie Brock. Quest'ultimo, invece di respingere la minaccia, accolse il simbionte nel suo corpo: nasceva così, per i testi di David Michelinie ed i plastici disegni di Todd McFarlane, Venom (Amazing Spider-Man n.300), assetato di vendetta contro l'Uomo Ragno. Venom minacciò Mary Jane Watson, che fu così terrorizzata da Venom da non consentire più a suo marito di indossare il costume nero normale. L'Uomo Ragno così prese un fucile sonico dai Fantastici Quattro per sconfiggere il mostro, sul punto di separare il simbionte da Brock si accorse che i due erano troppo legati e dividendoli avrebbe ucciso Brock.
L'eroe dopo un epico combattimento decide di risparmiare la vita a Venom e lo scaraventa giu' da un palazzo senza ucciderlo.
Todd McFarlane cambiò in modo considerevole l'aspetto di Spider-Man, rendendolo più "ragnesco": gli arti più sottili, occhi grandi e ragnatele "a spaghetti"; questa revisione stilistica fu storica e fu presente nelle versioni di alcuni disegnatori successivi, tra cui Erik Larsen.


La nascita di Carnage:  Lo psicopatico Cletus Kasady, catturato per i terribili crimini commessi, fu condannato a undici ergastoli e rinchiuso nella prigione di Ryker's Island dove condivise la stessa cella di Eddie Brock alias Venom. Mentre Kasady meditava di uccidere Brock, il simbionte fece un improvviso ritorno, si unì ad Eddie ed insieme fuggirono dal carcere, lasciandosi però dietro un seme del simbionte. L'unione diede origine a Carnage, che scappò di prigione e iniziò a spargere il terrore con una serie di efferati omicidi, firmando il suo nome sulla scena di ogni delitto con il sangue delle vittime. Fu braccato dall'Uomo Ragno che, non potendo da solo competere con lui, fu costretto a chiedere l'aiuto di Venom di ritorno dall'"esilio" sull'isola deserta dove viveva in pace, convinto di aver ucciso Spidey. Insieme, l'Uomo Ragno e Venom sconfissero Carnage grazie alle onde sonore e lo fecero inviare al Ravencroft, dal quale però Kasady fuggì poco tempo dopo, dando luogo agli eventi che sfociarono nel crossover Maximum Carnage.
La saga del clone: La vita di Peter Parker, dopo essere stata scossa dalla perdita dell'amico Harry Osborn, rimasto apparentemente ucciso dalla formula di Goblin, e dal falso ritorno dei suoi genitori, rivelatisi dei robot creati dal Camaleonte, viene ulteriormente sconvolta dalla saga del clone.
Nel corso di questa saga viene recuperata una vecchia storia (su Amazing Spider-Man n. 148-150, prima traduzione italiana L'Uomo Ragno Editoriale Corno n. 189-191) in cui lo Sciacallo aveva clonato Peter, e poi lo aveva sostituito con il clone, causandogli anche qualche problema di identità. Alla fine il clone viene sconfitto e gettato nella ciminiera di un altoforno. Così si credeva che il clone fosse andato distrutto. Questa trama fu "dimenticata" per diversi anni.
Ma dopo molti anni il clone riaffiorò dal passato, rivelando di portare il nome di Ben Reilly, un omaggio allo zio Ben e alla Zia May (Reilly è il suo cognome da nubile) e di non essere affatto lui il clone, bensì Peter. Naturalmente la sconvolgente rivelazione darà conseguenze determinanti, stravolgendo la vita del protagonista che non sa più chi è. Nascerà anche un'amicizia con il clone, che assumerà l'identità del Ragno Rosso (Scarlet Spider), che collaborerà con Peter nella lotta ai malvagi. Dopo numerose e complesse traversie (i cloni incrementeranno di numero), tutta la vicenda si rivelerà essere una macchinazione dell'arcinemico Norman Osborn, cioè Goblin, il quale aveva anche falsificato gli esami del DNA di Peter, per indurlo a credere di essere lui il clone. Si ritornerà così allo status quo tradizionale, Peter riassumerà il possesso della sua vita e Ben verrà ucciso da Norman Osborn salvando Peter.
Epocale nella saga del clone resta la storia della morte di Zia May (Amazing Spider-Man n. 400), scritta da J.M. DeMatteis e disegnata da Mark Bagley, rivelatasi poi in seguito essere la morte di un'attrice che impersonava May, in realtà tenuta prigioniera da Norman Osborn, e non della reale zia di Spider-Man.
Mark Bagley completò la sua corsa di 5 anni e mezzo come disegnatore di Amazing nel settembre 1996. Artisti quali Ron Garney, Steve Skroce, Joe Bennett e Rafael Kayanan, si susseguirono alle matite dell'Uomo Ragno sino all'episodio finale della serie The Amazing Spider-Man n.441 (del novembre 1998), dopodiché la Marvel Comics rilanciò la serie con The Amazing Spider-Man volume 2 n. 1 (del gennaio 1999).

Civil War: Durante la saga Civil War viene emanata una legge (l'Atto di registrazione dei superumani) che impone ai supereroi, se vogliono continuare ad operare, di svelare la propria identità segreta al governo degli Stati Uniti d'America. Si creano due fazioni opposte: una a favore della registrazione, l'altra che si oppone giudicando anche una violazione dei diritti civili la promulgazione del provvedimento. Peter Parker si schiera a favore e decide di svelare la sua identità pubblicamente.
L'evento ha suscitato molto scalpore dal momento che l'Uomo Ragno è sempre stato uno dei personaggi che maggiormente ha custodito gelosamente la sua identità, ed ha avuto notevole risonanza mondiale, con diversi articoli sulle prime pagine dei quotidiani, anche in Italia. 

Parker, già dubbioso sulla giustezza della sua scelta, dopo aver visto il carcere di massima sicurezza nella zona negativa in cui vengono reclusi i dissidenti, prende la decisione di schierarsi contro la Registrazione a fianco di Capitan America e lascia la Stark Tower assieme a zia May e Mary Jane. Tony Stark, quando scopre il cambiamento in atto, invia alcuni "Caccia-maschere" ad arrestare Peter, confidando anche in alcuni congegni occultati a sua insaputa nel nuovo costume, che potevano inibire il suo senso di ragno rallentando la sua reazione e rendendola meno efficace. Ma grazie all'intervento del Punitore, riesce a raggiungere la base della fazione di Cap. Successivamente, una volta presa piena coscienza delle ingiustizie a cui erano sottoposti i ribelli, Parker denuncia in televisione l'esistenza del supercarcere e i maltrattamenti che avvenivano al suo interno. In seguito alla sua conferenza Stark lo considererà un traditore della causa della Registrazione. Dopo la battaglia finale, in cui Capitan America si lascia arrestare per evitare altre vittime innocenti quando si rende conto della distruzione che stava portando la battaglia, l'Uomo Ragno si ritira assieme ai rimanenti membri dei Vendicatori Segreti rifiutando il perdono presidenziale.
Una nuova visione dell’uomo ragno: Ultimate Spider-Man
L'Uomo Ragno dell'universo Ultimate differisce in alcune caratteristiche dalla versione classica. Ha guadagnato i suoi poteri da un ragno modificato geneticamente e non radioattivo, è un adolescente ed ha una relazione, benché tormentata, con Mary Jane Watson fin dall'inizio. Inoltre non è un foto-reporter ma un web-designer.

Cinema e serie animate: La prima pellicola live action (di 30 minuti) sull'Uomo Ragno fu realizzata nel 1974 da un gruppo di studenti del corso di cinema della New York University. Regista fu Bruce Cardozo, Joe Ellison interpretò Peter Parker/Spider-Man e Andrew Pastorio interpretò J. Jonah Jameson. Il film è tratto da Amazing Spider-Man 15,nel quale debuttò Kraven il cacciatore.
Un'altra pellicola (di 50 minuti) dedicata all'Uomo Ragno fu girata nel 1992 da Dan Poole:The Green Goblin's Last Stand. Il regista stesso interpretò Peter Parker/Spider-Man, Jimi Kinstle interpretò Norman Osborn/Goblin, Bob Tull vestì i panni di Harry Osborn e Allison Adams quelli di Gwen Stacy. Il personaggio è stato poi interpretato da Tobey Maguire in tre pellicol cinematografiche dirette da Sam Raimi: Spider-Man (2002), Spider-Man 2 (2004) e Spider-Man 3 (2007). Nel cast di questi tre film ci sono anche Kirsten Dunst nel ruolo di Mary Jane, James Franco in quello di Harry Osborn, Willem Dafoe in quello di Norman Osborn e Rosemary Harris in quello di zia May.
Per il 2012 è previsto un riavvio cinematografico diretto da Marc Webb ed interpretato da Andrew Garfield nel ruolo di Peter Parker.

Serie animate: L'Uomo Ragno (1967) - L'Uomo Ragno (1981) - L'Uomo Ragno e i suoi fantastici amici (1981) - Spider-Man: The Animated Series (1994) - Spider-Man Unlimited (1999) - Spider-Man: The New Animated Series (2003 - inedita in Italia) - The Spectacular Spider-Man (2008) - Ultimate Spider Man (2012).
Il personaggio appare anche in un cameo nelle serie animate Spider-Woman, X-Men: Evolution e I Fantastici 4: World's Greatest Heroes.



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